Linguaggio E Socializzazione
Oggi non so se è il giorno adatto a scrivere questo articolo, ma vorrei parlare di una delle mie difficoltà chje mi impediscono di apprendere e di imparare.
Tra le persone la comprensione è alla base della comunicazione e sono tramite la comprensione è possibile socializzare e forse sentirsi anche in sintonia con se stessi e gli altri.
Disturbi cognitivi che alterano la comprensione del linguaggio compresi quelli della memoria isolano le persone come me togliendo la probabilità di socializzare e di legare amichevolmente con qualcuno.
Oggi vorrei potere comunicare ma non trovo le persone adatte che parlino la mia lingua dandomi le emozioni di cui ho bisogno.
La comunicazione per uno affetto da disturbi neurologici e mentali è importantissima, questa può alleviare il dolore e forse attivare dei circuiti neuronali che creano energia e benessere.
Eppure di amici ne ho ma manca una parte emozionale che non è legata agli amici, non so se la ricerca delle emozioni è salutare ma ci sono emozioni di cui ho bisogno che avevo vissuto in precedenza e che non vivo da tempo.
Per vivere una emozione è importante parlare la stessa lingua, non sempre la lingua è fatta delle stesse parole conosciute ma da un traduttore universale che permette la comprensione delle persone difronte e quando si verificano deficit cognitivi e disturbi neurologici le possibilità di comprensione diminuiscono lasciando un una emozione di diversità e di incapacità che sviluppa emozioni spiacevoli e a volte sentimenti di svalutazione verso se stessi e gli altri.
Vivo questo sentimento di autosvalutazione in maniera fortissima, la mia incapacità di comprendere le persone e molte volte anche me stesso mi isola dagli altri, questo provoca uno sgretolamento degli affetti e una notevole difficoltà di amare se stessi e la vita i se creando pensieri di autodistruzione e di annientamento della propria vita o di quello che è rimasto.
Forse ho conosciuto solo una persona con la quale comunicando mi ero accorto che il linguaggio era quello più simile al mio, questa persona si è suicidata con le mie stesse modalità di ragionamento e azione, lei aveva già programmato il suicidio e me lo disse anche, non mi disse quando, poi dopo mesi un giorno sul suo profilo facebook c’era una colomba che volava verso il cielo e lei aveva abbandonato questa terra.
Lei mi disse che se non fosse riuscita a risolvere la situazione economica lo avrebbe fatto e lo fece, le avevo proposto di venire con me ma non aveva sicurezze con me non ero in grado di garantire una sicurezza economica ne a lei ne a me stesso, per cui ignorò la mia proposta e smisi di sentirla…
Io non so a volte nei miei pensieri compare il vivere per sempre questa solitudine che vivo e non la voglio vivere, comunicare con gli altri è sempre più difficile e comprendersi una cosa quasi impossibile, i miei disturbi neurologici che mi portano ad una altissima emotività ed enormi difficoltà di comprensione mi portano a non sentirmi in sintonia con nessuno e questo a volte è un inferno che vorrei finire, non sempre gli amici sono in grado di dare quelle emozioni che la mia persona ha bisogno, alcuni bisogni affettivi essenziali per il mio corpo e la mia anima non li trovo, anche nella legge dei grandi numeri quando si tolgono delle abilità cognitive e fisiche le possibilità diminuiscono in maniera esponenziale e il corpo e l’anima si rivoltano contro se stessi fino ad arrivare a cercare di cessare il tormento che forse ha solo brevi pause ma sempre una spina nel cuore che lo perfora e lo distrugge.