Solitudine In Autolesionismo Psicologico
Molte volte combatto per uscire dalla solitudine in cui sono, la odio a morte la mia solitudine, quello che vivo in questi stati è l’odio completo di me stesso e di quello che sono.
Quello che faccio con me stesso durante questi momenti è ricordarmi di quando le persone mi isolavano e mi facevano del male, l’odio di queste persone che avevano nei miei confronti l’ho portato dentro di me facendo la stessa cosa su me stesso.
La logica che applico quando vivo una situazione depressiva in solitudine è che quelli come me meritano solo la merda delle persone, scusate il termine, ma quello che vedo nei miei deficit cognitivi e nelle mie difficoltà è che vanno trattare da culo perchè fanno di me una persona stupida e odio gli stupidi come fanno le persone che mi fanno del male e che mi isolano e che mi emarginano.
Sono uno scherzo della natura, un errore e gli altri hanno ragione di scartarmi, solo che io non posso cambiare questa situazione viste le mie difficoltà, quando una donna mi rifiuta mi vedo come la merda rifiutata dalle persone che mi emarginano e mi ignorano.
odio la mia solitudine con tutto me stesso, non ho rispetto di me stesso, neppure che mi era vicino mi rispettava e mi aiutava quando le persone mi bullizzavano e mi facevano del male, e se oggi le persone hanno il potere di ignorarmi e disprezzarmi è perchè non ho nessuna difesa personale verso questa situazione, sono uno scherzo della natura, una persona che visto che ha dei deficit cognitivi ed è una travestita è lo scarto della società e delle persone che non sono travestite e che non hanno i miei deficit cognitivi, e quando vengo deriso, maltrattato, sbeffeggiato lo vivo come la punizione meritata avendo dei deficit emotivi e delle difficoltà cognitive
Ci sono pensieri intrusivi che mi dicono che vivere con questi deficit e con l’amore per i vestiti femminili ci vuole una gran forza per un uomo, ma questo non basta per potermi permettere di potere sentirmi libero di amare e di essere amato, anzi direi proprio il contrario, come ho detto prima l’odio per la mia condizione è così forte che ho paura essere toccato, toccare gli altri, fare l’amore e potere godere di una situazione sentimentale perchè non penso di meritarla, mi sento circondato da persone che svalutano la mia condizione anche se la fatica e il dolore per viverla è sempre forte e doloroso.
Non ho la capacità di valorizzare il mio dolore e il mio sforzo per vivere la mia condizione di fraglità cognitiva ed emotiva, la forte sensibilità non mi permette di ignorare il rifiuto esterno e la svalutazione delle persone, la lentezza cognitiva non mi permette di farmi vedere pronto alle avversità, sono un catorcio che non vuole nessuna e nessuno e me ne vergogno.
Come faccio amarre me stesso quando mi sento una storpiatura della natura che nessuno vuole e che nessuno ama? come faccio amare me stesso e rispettare me stesso in una situazione in cui nessuna mi ha mai voluto e mi ha mai considerato? Come faccio rispettarmi quando sono solo e nessuna e nessuno mi cerca? Spesso in questa situazione ho crolli emotivi fortissimi in cui provo vergogna e perdo la voglia di vivere e di essere quello che sono… queste sono solo parole, ho solo la possibilità di scrivere, ma non ho risorse in questa situazione ora, tanta rabbia ma nessuna soluzione e nessuna risorsa da aiutarmi a stare meglio e rispettare me stesso quado so di non essere nessuno e di no essere importante ne per me stesso ne per nessuno. queste parole sono solo lettere… non sono in grado di rispettarmi quando le persone non lo fanno oppure non sono in grado di farlo per qualche ragione che per ora mi sfugge…
Questa situazione mi mandava al suicidio, questa condizione è la mia paura più grande…