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The Whale – Un Film Strappalacrime

Oggi a casa in mutua ho deciso di guardaremi questo film accompagnato da una tisana ai frutti di bosco indossando il mio vestito preferito sulla mia poltrona.

Il film scorre molto lento e l’ho trovato molto impegnativo, ma quello che ha fatto questo film è di attivare quelle emozioni di tristezza e dolore che sulla disperazione del protagonista ho visto la mia in fatto di relazioni con l’altro sesso e del fatto che in questi ultimi tempi nessuna mi dedica più di 10 minuti.

Quello che affiora dal film è la rabbia e il dolore della sincerità, spesso nascosta dalle maschere delle persone, in questo blog non sono abituato ad usare maschere, a volte se lo faccio è solo per difendere la privacy di qualcuno per evitare guai giudiziari.

Le emozioni sono davvero dure e terribili, ho ancora le lacrime che scendono dai miei occhi, il film risulta crudo e intenso, il dolore a volte porta le persone a buttarsi via così come ho fatto anche io più di una volta, in una parte del film l’autore da il messaggio che nessuno salva nessuno, aspettarsi di essere salvati o salvare qualcuno a volte significa la strada dritta all’inferno, così come è stato nel film così è stato per alcune persone che hanno fatto parte della mia vita, il ricordo di una amica perduta e il mio credere a volte che qualcuna mi salverà è la mia condanna verso la prigione più scura e dolorosa.

La fede per me è la droga dei poveri, ma a volte ci si rivolge a un Dio immaginario quando non si riesce a superare le proprie difficoltà nella speranza che questa immaginazione ci dia la forza per combattere e reagire, ma quando ci si lascia andare la fede su se stessi è quella che si perde e si vede la propra sfiga predominare e allargare la disgrazia e l’autodistruzione.

Riconoscere dei propri vissuti in questo film facendomi riaffiorare i ricordi dei tenati suicidi fatti e di come ho buttato la mia mente nel cesso o sapere di avere sbagliato ma non si torna più indietro e ad alcuni errori non c’è più rimedio porta a un senso di isolamento e frustrazione che mi fa chiedere come vivrò la mia situazione nel resto della vita poichè non sono riuscito ancora a viverla a pieno ed accettarla nella sua completezza.

Questo film fa molto riflettere, in tutta la sua crudezza, la rabbia e l’odio non potevano mancare le mie lacrime e gli oscar che ha preso sono meritatissimi.

Avrei dovuto vedere questo film con una che avevo conosciuto poco tempo fa, ma a quanto pare il destino ha voluto che lo guardassi da solo e piangessi da solo… gli uomini che piangono forse oggi non vanno così di moda, sono rare le donne che li amano, una molti anni fa la avevo anche incrociata…

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