Accesso alla Memoria – Il Recupero
Stamattina ho reiniziato a leggere il capito sulle modalità di recupero nella nostra memoria, ci sono cose che durante la lettura mi fanno convincere sempre di più di quello che penso di avere compreso:
Ci sono neuroni nati per particolari compiti e nati per gestire particolari tipi di segnali, ad esempio o solo visivi, o olfattivi oppure neuroni con funzioni precise che al loro interno codificano solo un particolare di valore e non altri.
Credo che la rarefazione di neuroni che gestiscano più tipi di segnali favoriscano l’insorgere dei miei disturbi cognitivi, sia da un punto di vista associativo che da un punto di vista di risposta agli eventi.
Ad esempio a seconda dell’umore io come tanti sono solito a legare ricordi con quel tipo di valore umorale, in pratica le associazioni vengono fatte sulla base di un solo valore emozionale e non su più valori sensoriali.
Se questo viene fatto su più sensi e vengono a mancare neuroni in grado di gestire più valori sensoriali quello che accade è che durante il vissuto quello che si percepisce non viene associato o legato con i miei ricordi, non legandosi non creo esperienze nuove, o solo in minima parte perché questi neuroni ci sono e lo dimostra il fatto che io scriva e ragiono, ma o questi neuroni se esistono non trasmettono una informazione con i valori sensoriali completi da quelli emozionali a quelli percettivi, oppure la scarsità di questo tipo di neuroni comporta la non trasmissione di più valori sensoriali riducendo la capacità associativa e la capacità di ricordare gli eventi che si vivono.
Io non so dove possano essere questi neuroni o se esistono come sono fattoi o se quelli dell’ippocampo sono quelli di cui parlo, però credo che la permanenza delle informazioni possa dipendere dal fatto che i valori sensoriali vengano comunicati in via completa e non solo filtrati come accade nel mio caso in pochi valori sensoriali, a volte al funzione potrebbe servire, ma è come se mancasse la capacità in alcuni miei neuroni di gestire più valori sensoriali senza filtrarli come accade nella depressione o ad esempio nella mania.
Dico depressione o mania perché come ho già detto in precedenza quando si è depressi si legano per lo più ricordi negativi, il filtro agisce solo un valore emozionale e la sinapsi lascia passare solo questo tipo di valore, stessa cosa per rabbia o mania, il valore sensoriale di queste emozioni funziona come per la depressione, ma oserei dire in me anche per altri tipi di percezione, riducendo cosi la mia capacità di ricordare e di vivere il presente come persona viva e non assente.
Vediamo se questa mia convinzione cambierà anche se ammetto che le mie conoscenze sono molto superficiali ma direi che uno schema in testa me lo sto costruendo, magari adesso è limitato, più avanti sarà più preciso…
Credo che le mie difficoltà di accesso alla memoria siano più limitate perché essendoci meno associazioni è più difficile arrivare a una informazione quando è presente perché è come se fossero legate da un solo contesto e non da vari contesti, oppure meno possibilità di arrivare alle mie conoscenze con suggerimenti che per alcune persone possono essere scontati…
deficit cognitivi, memoria, sinapsi, umore, valori sensoriali