Attivazione Contestuale
Ho ripreso a leggere la parte sulla memoria semantica, una osservazione che riesco fare su me stesso è che oltre alle difficoltà di accesso alla memoria si verifica una cosa molto frequente: le soluzioni che riesco a dare sono legate solo a un contesto appreso e non riportate su altri contesti, come se le cose le apprendo solo su un contesto senza vari esempi per una maggiore applicazione delle soluzioni.
In pratica è noto che se noi apprendiamo un concetto solo su un contesto senza altri esempi di situazioni diverse, noi riusciamo muoverci solo in quel contesto, questo è cosa da tutti, ma quello che invece forse mi differenzia è che nonostante i vari esempi rimango legato ai contesti appresi e non riesco a spostarmi su altri, per cui ne deriva da parte mia una scarsa abilità di muovermi su soluzioni diverse e su applicazioni diverse nella mia esistenza di tutti i giorni.
Riuscire a ipotizzare una causa di ciò per ora non è facile, sicuramente la difficoltà di accesso alla memoria dipende forse anche da problemi neurologici che permettano di rispondere agli impulsi in contesti diversi, in pratica è come se l’attivazione neurologica si verifica solo in quel determinato contesto o situazione e non in una situazione similare, probabilmente la memoria di lavoro potrebbe essere responsabile al fenomeno, però riguardo agli scripts, cioè a delle sequenze che uno impara e agli schemi forse mi riesco a muovere meglio, nelle mie cose sono molto schematico anche se i miei schemi sono piuttosto limitati, ma nell’adattare una situazione vista ad altre situazioni li ho molta difficoltà e forse da li dipende anche la difficoltà di accesso alla memoria e a risorse che non posso utilizzare per motivi che ora non mi sono chiari.
La difficoltà di trovare una similitudine a situazioni e a esperienze già vissute oppure vedere esperienze similari sotto la logica di un unico schema crea notevoli difficoltà sociali e di autonomia, per cui a volte anche leggere alcuni comportamenti con le poche situazioni o schemi assimilati può provocare a sensazioni di rifiuto o di frustrazione, come spesso mi accade, ma anche se volessi fare diversamente mi troverei sempre ad affrontare le stesse difficoltà neurologiche, le quali a volte con la consapevolezza creano ansia e tensione rendendo più difficili le difficoltà di quello che sono.
Mi viene in mente il test di Rosharch, la mia difficoltà di dare similitudini alle figure e non richiamavo nella mia mente nessuna impressione dipende probabilmente di riuscire a vedere cose simili in contesti diversi, in pratica il riconoscimento presenta delle lacune rispetto alle persone che conosco, per cui ne deriva anche un pezzettino della mia inferiorità che mi crea sensazioni che già conosco bene…