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Il Mio Essere Bigender …

Stanotte fatico un po’ a dormire perché la corsa serale mi ha un po’ attivato, mi ero addormentato nel letto e poi ora mi sono svegliato con qualche pensiero che si muove nella mia testa e non mi lascia dormire, visto che lo ritengo importante provo a scriverlo per avere una condivisione della cosa.

Sto iniziando a vedere le cose in me che sono femminili e non lo sono, forse sono anche un po’influenzato dal test che ho fatto oggi, ( questionario per persone trans ) generalmente vivo come un uomo e sono anche legato a questa sessualità, però in me nel vestire e in una parte della vita affettiva non lo sono nonostante sia etero e non amo il corpo maschile il carattere.

Magari provo un po’ ad approfondire il tema per cercare di capirci qualcosa in più.

Bigender, donna, Femminilità, mascolinità, uomo

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La Scacchiera Relazionale… (Rev.1)

Le relazioni con un deficit alla memoria di lavoro possono diventare problematiche assai, in pratica come ho già scritto posso gestire solo relazioni con poche persone che conosco alla volta e non con persone numerose, l’ansia e la paura che si verifica in queste ultime è una conseguenza di disfunzioni neurologiche che non sempre si adattano a questo tipo di situazioni.

Per dare una idea di quello che accade è come se tra me e gli altri ci mettessimo a fare una partita a scacchi in cui le mosse che posso prevedere sono molto inferiori rispetto ai miei concorrenti.

Il mio comportamento in mezzo a molte per cui a volte può sembrare impulsivo e timoroso, timoroso perché sono consapevole che non posso prevedere le mosse di chi ho difronte per cui è un pericolo a volte che non posso gestire.. che a volte gli psicologi chiamano paranoia ma in realtà è una disfunzione della memoria a breve termine e della memoria di lavoro, impulsivo perché è come se vedessi solo la prima mossa e non ne posso prevedere altre, per cui questa cosa si amplifica con l’aumentare delle persone e si riduce invece con la riduzione delle persone con la conoscenza delle stesse, portandomi ad aprirmi e permettendomi di costruire rapporti che farei molta fatica a costruirli in ambienti di gruppo numerosi.

gruppi, memoria, persone, Relazioni

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Incontro Con il Gruppo Trans

Ieri mi sono incontrato a Bologna con il gruppo TRANS e ho ascoltato quello che dicevano, io lì sono il più acerbo, ma penso che mi abbi lasciato qualcosa  di interessante…

Come sapete da anni mi travesto e ho seri problemi ancora accettare questa dimensione.

In tutti questi anni ho lavorato molto sulla mia patologia mentale e in questo periodo dopo avere imparato a gestire i farmaci e gli sbalzi di umore sto studiando i miei deficit cognitivi per cercare di rendere meglio di quello che faccio ora.

Leggo a volte sui giornali per quanto riguarda i farmaci innovativi che illudono le persone di una guarigione da queste situazioni… ma se uno capisce che quando viene colpito percezione, ragione e conoscenza con il passare del tempo si crea un offset che si trasforma in un gap che non è guaribile ne con i farmaci neppure anche con terapie riabilitative a meno che ci si trasformi in superuomini superdotati, cosa per oggi impossibile.

Crescità, Gruppo Trans, identità, paura, sviluppo

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La Noia e Lo Stress delle Cose Già Conosciute

Studiando il libro sulla memoria e cercando di capire come le persone apprendono delle informazioni mi sono accorto che da parte mia c’è un rifiuto netto a volte di ripassare o rifare le cose che credo di conoscere o che conosco già.

Sul breve termine forse questo è molto fastidioso e noioso, per me molto stressante, fatico molto a reggere allo stress e noia che comporta il ripasso o il riascolto di informazioni nel breve tempo.

tutto questo però si traduce in una retenzione in un tempo più limitato delle informazioni conosciute e forse anche di quelle nuove, limitando la mia conoscenza e il mio modo di vedere le cose.

apprendimento, Conoscenze, memoria, Ripetizione

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Deficit Sul Loop Fonologico E Tecniche Di Lettura

Vorrei tornare un attimo sul loop fonologico: il casino di avere un deficit sul loop fonologico significa che sia la lettura che l’ascolto è compromesso.

Riflettendo un attimo su questo deficit posso comprendere che se rallento la lettura per permettere di dare più tempo alla ricerca del significato sensoriale del termine e immaginativo la traccia mnesica decade nello stesso modo, per cui l’immaginare diminuisce la contemporaneità di più parole con significato impedendo di concepire il senso della frase.

Se si aumenta invece la velocità di lettura capita che le parole non vengono associate al significato per cui diventa impossibile comprendere la frase o il paragrafo creando frustrazione e la rabbia di dovere ricominciare a leggere per la cattiva comprensione.

deficit cognitivi, Lettura, loop fonologico

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Una stella Senza Universo…

Oggi è una giornata un po’ difficile, sono a terra e ho avuto modo stamattina di parlare con la psicologa che non sentivo da tempo, anche se solo per un breve tempo.
Da ieri ho iniziato a perdere le forze, ho provato andare in palestra ma le forze non sono migliorare e oggi sono più scarse di ieri.
Il dialogo con la mia psicologa si è soffermato in una cosa a cui tengo molto, anche se in questo attacco depressivo non ho particolari pensieri che mi tormentano mi ha demoralizzato molto il parere di una mia amica che mi ha scoraggiato un po’ nelle mie ricerche che non voglio comunque mollare.
Sono tantissimi anni che so che la mia intelligenza è limitata ma la voglia di arrivare a capire il perchè di questo limite e trovare una maniera per superare questo limite mi porta a continuare nel mio intento anche se qualcuno di caro mi demoralizza nel mio intento.
Questo tipo di approccio a me stesso e alla malattia l’ho sempre avuto, capire comprenderla e cercare una soluzione per migliorare la mia vita e le mie aspettative fanno parte di quello che ho sempre fatto, questo chi mi curava inizialmente non lo aveva capito mentre con me è il cercare di capire da un punto di vista tecnico le cose e cercare una soluzione è l’unica cosa che mi è servita fino adesso.

deficit cognitivi, fase depressiva, intelligenza, MBT

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