Studiando il libro sulla memoria e cercando di capire come le persone apprendono delle informazioni mi sono accorto che da parte mia c’è un rifiuto netto a volte di ripassare o rifare le cose che credo di conoscere o che conosco già.
Sul breve termine forse questo è molto fastidioso e noioso, per me molto stressante, fatico molto a reggere allo stress e noia che comporta il ripasso o il riascolto di informazioni nel breve tempo.
tutto questo però si traduce in una retenzione in un tempo più limitato delle informazioni conosciute e forse anche di quelle nuove, limitando la mia conoscenza e il mio modo di vedere le cose.
Vorrei tornare un attimo sul loop fonologico: il casino di avere un deficit sul loop fonologico significa che sia la lettura che l’ascolto è compromesso.
Riflettendo un attimo su questo deficit posso comprendere che se rallento la lettura per permettere di dare più tempo alla ricerca del significato sensoriale del termine e immaginativo la traccia mnesica decade nello stesso modo, per cui l’immaginare diminuisce la contemporaneità di più parole con significato impedendo di concepire il senso della frase.
Se si aumenta invece la velocità di lettura capita che le parole non vengono associate al significato per cui diventa impossibile comprendere la frase o il paragrafo creando frustrazione e la rabbia di dovere ricominciare a leggere per la cattiva comprensione.
Stasera mi sono fatto una tisana e ho provato fare una meditazione Mindfulness sul corpo, un esercizio chiamato BodyScan dal libro di Kabat Zinn
Il mio intento era quello di ascoltare i segnali del corpo perchè in questi giorni avverto dei segni di malessere che provengono dal mio corpo dovuti al bere e all’alimentazione probabilmente.
I segnali che percepisco in questi giorni erano quelli di una pancia molto gonfia e di uno stomaco un po’ fuori fase, per cui stasera ho voluto vedere se riuscivo ascoltare meglio questi segnali che provengono dal mio corpo, penso siano campanelli di allarme e non sono da sottovalutare.
Stanotte avrei un sacco di cose da scrivere ma do priorità a qualcosa che mi sta molto a cuore, la mia patologia e le sue caratteristiche. dagli studi sul libro della memoria di Alan Baddeley mi sono imbattuto nello studio dell’esecutivo centrale che fa parte del modello multicomponenziale della memoria dello scrittore, per ora prendo per buono questo modello o prendo quello che c’è di buono e lo confronto con me stesso da quello che percepisco e conosco di me stesso. Come avevo già accennato in precedenza dispongo di una capacità attentiva limitata, anche corporea, posso mantenere tramite il SAS una piccola attenzione limitata sul corpo portandomi a movimenti più primitivi e meno evoluti si ripercuote ad esempio anche in altre attività che richiedono la gestione di più compiti contemporaneamente, anzi in questo caso ho un fortissimo crollo di prestazione perchè il mio SAS è molto limitato, come accade per i pazienti di alzheimer mi trovo in simili difficoltà come ad esempio parlare e ascoltare con più persone contemporaneamente e con un crollo della MBT più vistoso. Questo limite limita anche le mie funzioni esecutive, ma proverò dare una risposta più specifica dopo avere parlato di una idea che mi è venuta per tentare di migliorare questo SAS. Questa sera ero in birreria con un amico, molto appassionato di arti marziali e fa una ricerca su queste da molti anni, conosce anche il thai-ci e mi sono confrontato con lui come strumento per potenziare la MBT visti i movimenti e le forme da imparare e da creare, entrano in gioco molte componenti della memoria, dalla MBT alla MLT, all’esecutivo centrale e così via, perchè anche se si apprendono alcune forme dopo bisogna impararne altre per cui oltre che allenare il corpo si allena quella parte mia debilitata che è la memoria e l’esecutivo centrale. Però anche la meditazione mindfulness per me in questi giorni sta diventando uno strumento per allenare il SAS ma non credo sia sufficiente.. Questa estate forse potrebbe essere un pretesto per provare questa disciplina e verificare se la mia idea può portarmi a dei miglioramenti psicofisici, visto che in estate evito la palestra tradizionale, però credo che anche il ballo potrebbe essere efficace quanto il thai-ci, ma quest’ultimo non mi piace… per cui opto per il thai-ci…
Anche oggi sto continuando a procedere con lo studio/lettura del mio amato libro sulla memoria di Alan Baddeley.
Sto cercando di assimilare il loro modello di memoria per capire meglio il mio.
Osservare quello che capita nella lettura è molto importante per me, credo che la mia comprensione dipenda molto dalla MLT ma non dalla memoria di lavoro.
Durante la lettura le parole scorrono come suoni e sono suoni conosciuti, però spesso non visualizzo il loro significato, a meno che non sia una situazione che abbi già vissuto o con elementi conosciuti di una situazione molto vicina in quel momento.
Oggi ho proseguito gli studi sulla memoria di lavoro, ho letto su alcune persone che fanno fatica ad apprendere una nuova lingua e io mi ci riconosco.
Ho sempre saputo che il mio vocabolario era limitato, ma senza sapere mai perchè, non che lo sappi ora ma posso provare a dare un perchè più preciso di quello che sapevo fino a poco tempo fa.
Un deficit al loop fonologico implica anche un apprendimento verbale più limitato, molto hanno già notato il mio deficit linguistico, è stato anche un po’ misurato in test cognitivi che feci precedentemente, ma non più di tanto.
Come già accennato in precedenza ho qualche problemino ad accedere al magazzino fonetico, ma anche problemi a leggere testi particolarmente strutturati ed assimilarne il significato, per questo motivo i miei scritti a volte sono anche di difficile comprensione oltre che presentare difficoltà di scrittura.