Dai Modellini Alla Geometria…
Quando arrivai a casa da militare e dopo essere stato quasi congedato come ipocondriaco arrivai a casa e non avendo nessuna speranza per me stesso vivendo in uno stato più che passivo iniziai a spendere quello che mi era rimasto in modellini da costruire. Presi l’attrezzatura e iniziai a rincorrere l’idea di ritornare a scuola e di finirla conseguendo il diploma con lo scopo di cercare in me quell’ Einstain che non ero mai stato e che non sarò mai.
Nell’estate del 1991 facevo modellini e esercizi di geometria, avevo ripreso in mano il libro vecchio di geometria e risolvevo i test con la logica e qualche goccia di conoscenza dalla lettura.
Nel 91 il mio neurologo ebbe un infarto e morì e andai da una ricercatrice che mi prese e mi seguiva lei, anche se non era certo una persona che era molto in gamba….
Iniziai la scuola e passai entrambi i rimanenti anni iscrivendomi all’università. Ambivo anche a cercare una cura per me stesso ma quella folle idea a volte riemerge e anche ora sto cercando una cura per me stesso.
all’università iniziarono i problemi, durante le lezioni dove l’attenzione era fondamentale mi capitava di non comprendere alcuni passaggi e perdevo completamente il filo della lezione, oppure quello che capitava è che davanti a me spesso c’era nell’aula magna una biondina piccola che mi attraeva molto, non l’ho mai conosciuta e ho sempre avuto paura fare dei passi, pensare sia a lei che ad altre finivo per perdere totalmente la lezione come accadeva anche alle superiori, ma alle superiori era molto più semplice, la complessità delle lezioni non era complessa come quella che si faceva da ingegneria.
Feci solo un pre esame, a fare le equazioni era semplicissimo quello che non era semplice per me era evitare le distrazioni, cercavo di usare la massima attenzione che facevo ma nessun risultato, un po’ è come il testo di babock, da una parte è comprensibile ma è come un lago da mettere in un bicchiere e nel bicchiere ci sta solo un goccio di lago nella misura del bicchiere.
comunque il pre esame anche se al limite lo superai e non eravamo stati in molti a passarlo.
Decisi poi di concentrarmi su analisi e di dare anche la seconda parte dell’esame incontrando parecchi problemi nel seguire le lezioni. Provai a chiedere aiuto e non lo trovai, poi mi persi a giocare con Doom appena uscito e quando arrivai al dunque cessai l’università e una lettera che era arrivata riportava scritto che mi volevano vedere per un colloquio di lavoro e io andai la.