Il mezzo bicchiere
Molte volte mi sono sentito dire di guardare nel mezzo bicchiere la parte piena e non la parte vuota, alcune filosofie dicono di guardarlo tutto ma che cosa fa scattare il mio punto di vista affinchè veda un bicchiere adatto alle mie esigenze?
Quella cosa si chiama un affetto piacevole e gradevole che mi era capitato di vivere con una compagna, la mancanza di questo pezzo nella mia vita mi impedisce di potere essere felice e di godere di me stesso e delle mie possibilità.
Ho lottato e sperato a lungo di potere aggiungere questo pezzettino al mio puzzle ma sono molto stanco e molto pessimista in questo, vedo un pezzo importante che manca nel mio puzzle e l’attenzione è concentrata esclusivamente su queto pezzo, so per esperienza che quando ne avevo trovato uno era come se un sacco di cose nella mia vita si erano sistemate, la perdita di questo pezzo mi ha fatto consumare molte energie e è come se il mio sguardo fosse imperterrito fisso in quel buco lasciato da quel pezzo che impedisce di colmare il bicchiere o di vedere quella parte gradevole che mi fa essere fiero e contento di quello che ho e di quello che vivo.
Le possibilità che ho intravisto sono possibilità che sono dei tappabuchi che servono a poco sai sgretolano con nulla e non fanno girare nulla, quel pezzo che manca è importante, ma è nel mio puzzle che deve stare, può anche adattarsi il pezzo, ma c’è un limite all’ addattamento, se si adatta malamente e lascia troppi spazi vuoti il buco rimane ed è un pezzo inutile nel mio puzzle anche se c’è e si incastra in minima parte.
L’unica cosa è che la solitudine e l’isolamento ti portta a volte ad accettare dei pezzi che non si adattano creando dissestato nel puzzle e creando problemi anche nell’inserimento di altri pezzi non solo di quello che copre quel piccolo buco che funge da asse per un puzzle….
So che se incastro quel pezzo il disegno è più gradevole e funzionale, ma per ora ho solo un buco in quel piccolo spazio che fa del bicchiere vuoto e arido….