Intolleranza Alla Mia Causa Di Solitudine
La solitudine viene vissuta dalle persone in molte maniere diverse, non esiste solo un tipo di solitudine ma ne esistono tante e ogni persona credo che viva con una di queste almeno una volta nella vita o che la accompagna in maniera permanente come accade con me.
La mia solitudine e il dolore che sento da essa è creato dal non essere importante e avere una posizione nel cuore preferenziale di una donna che abbia per me un valore affettivo importante, spesso questo si pensa alla madre, ma ho sempre avuto un pessimo rapporto con lei perché credo che il mio dolore e il mio atteggiamento disfunzionale che cerco di migliorare ogni giorno derivi da mia madre e da tutta la famiglia stessa.
Quando penso alla mia solitudine peso a una donna diversa da mia madre, non amo stare con lei e odio i suoi discorsi, li trovo molto da persona illogica e non intelligente.
Dalla famiglia mi è sempre mancato il supporto emotivo e molte volte cerco questo esternamente, sperando di trovare questo supporto in una donna che non so neppure se esista, gli amici anche se a volte danno questo supporto non mi danno quel supporto che proviene da una empatia materna che mi è sempre mancata.
Sicuramente potrei essere un bambino non cresciuto, per ora vedo solo difficoltà e poche possibilità di crescita.
Sentire una persona vicina di sesso femminile empatica e che vedo in lei molta intelligenza è sempre stato qualcosa che mi ha dato energia, ma queto tipo di persona che ho conosciuto in più di una donna non ho mai avuto un rapporto preferenziale e sono sempre stato uno di passaggio e non una persona con cui passare del tempo e stare insieme.
Nonostante i miei problemi cognitivi ho imparato a sfruttare bene alcune risorse residue e farle fruttare in molte attività con anche dei guadagni, ma questo non è sufficiente per uscire dal dolore che vivo da sempre.
Questo bisogno affettivo molte volte mi crea disagio e voglia di morire, spesso quando sento queste emozioni quello che vedo di me è quello di essere una persona che non ha nulla da dare e una persona sgradevole agli occhi delle donne.
Queste emozioni di disagio e questa visone che si crea di me stesso mi porta a rifiutare la mia solitudine e di non volere più vivere con queste emozioni e questo disagio, i miei tentati suicidi derivano da questa situazione che vivo molto intensamente da sempre, naturalmente amplificati dalle oscillazioni di umore del disturbo bipolare.
I farmaci non posso fare nulla ma posso solo scrivere quello che accade dentro di me sperando che capiti qualcuna che vede qualcosa di interessante in quello che scrivo.. e possibilmente che abbia la possibilità di dedicarmi quel tempo e quell’empatia che ho sempre voluto fino dalla mia prima adolescenza.
Quando sono solo e penso a questa situazione perdo la voglia di fare anche quello che potrei fare in alternativa, ma a forza di andare avanti di alternative per lenire questo dolore la mia fiducia ora è molto bassa anche se a volte mi piace scherzarci sopra e ridere anche di questo.. quando dentro di me sono devastato e sfiduciato all’ennesima potenza…