Inventarsi L’intelligenza…
In questo periodo ho iniziato a studiare il libro “La Memoria” Di Alan Baddeley e anche dalle cose che ho visto in un sito di uno psicologo sto iniziando a pensare che forse quello che ho sempre pensato non è del tutto corretto.
Lo dico perchè la cosa curiosa è che nel mio sistema celebrale quando immagazzino qualcosa dopo fa fatica entrare il resto, per cui è come se nella memoria di lavoro non venga spostata l’informazione al neurone successivo.
Spesso l’interpretazione che do di me stesso è inventata in funzione di cose che conosco e cerco di fare funzionare il sistema con le cose che non conosco, per cui non dipendendo direttamente dall’esperienza posso finire per andare spesso fuoristrada.
C’è chi dice che fallendo si impara, quello che è difficile invece è fallire senza imparare, per cui il fallimento diventa come una disgrazia, una distruzione della propria autostima, forse è per questo che la mia autostima è così bassa.
Quello su cui voglio puntare invece è iniziare a basarmi su me stesso e lavorare sui punti dove sono più forte, lo studio di me stesso e della mia stupidità o se volete chiamatela pure intelligenza, è diversa sicuramente ma io la vedo come qualcosa di altamente disfunzionale.
Con molta probabilità come dicono le carte e la mia esperienza sono un paziente amnesico, convivere con se stessi non è affatto facile ma c’è una cosa che ho sempre puntato, l’idea folle di migliorare me stesso e la mia intelligenza.
sentendomi così stupido non posso fare ameno che cercare qualcosa per riscattarmi da questa situazione e cercare qualcosa con cui possa migliorare i miei limiti e la mia esistenza, l’intelligenza e la conoscenza è un mio chiodo fisso, la mia mente si comporta come una spugna satura che non è in grado di accumulare più liquido, in pratica il blocco dell’evoluzione.
Ho quasi 48 anni, a questa età inizia il decadimento fisico e cognitivo, voglio cercare di combattere questa situazione e cercare i mezzi con i quali possa migliorare e avere quello sviluppo che non ho mai avuto.
Inventarsi l’intelligenza è anche qualcosa di creativo, ma non è tanto inventare l’intelligenza ma riuscire a capire dove non va e, il pensiero che faccio oggi è quello di andare per gradi, lo studio della mia stupidità deve essere fatto per gradi, prima risolvere il problema della memoria di lavoro poi dopo agire sul resto.
immagino spesso come possa funzionare l’intero sistema, ma quello che mi serve per farlo è migliorare la memoria di lavoro per potere accedere a quei ragionamenti complessi che non posso fare e, forse anche potere imparare meglio e più velocemente di quello che riesco oggi.
Un pensiero filosofico che faccio è che ora si punta all’intelligenza artificiale, bellissima cosa e molto affascinante, ma perchè non puntare anche all’evoluzione dell’intelligenza umana? Forse le persone non ne sentono il bisogno, io con la mia stupidità lo sento tantissimo, però se le persone fossero più intelligenti anche da un punto di vista cognitivo forse potremmo agire sulla nostra evoluzione e sul nostro futuro in una maniera più brillante, i privilegi di alcune persone forse rimarrebbero parte della storia..
Siamo così stupidi da cercare di migliorare solo le macchine e non noi stessi?