La Delega e il Silenzio.
A Circa a 16 anni andavo in palestra, ambivo a essere forte come Rocky e quando facevo le addominali mi facevo dare un botta negli addominali ogni alzata.
Molti erano sorpresi dalle mie prestazioni fisiche e c’era anche chi mi ridicolizzava e mi prendeva per i fondelli.
Durante le addominali in una palestra vicino a casa avevo una bella ragazza bionda e una mora, lei la bionda, si interessò a me e io ero contento ma allo stesso tempo dovevo nascondere tutto ciò che ero.
Perchè nascondere?
Frequentavo una compagnia e nessuno mi considerava e mi rispettava, molte volte ero preso di mira da persone molto più forti di me questo anche alle medie e si verificavano molti atti di bullismo.
A volte la mia ipersensibilità mi faceva prendermela per scherzi da amici e questo portava chi frequentavo a vendicarsi con atti di bullismo o di cattiverie di vario tipo.
Questa situazione che vivevo dove ero un po’ lo scemo del villaggio mi faceva vergognare di me stesso e questa situazione non credo che oggi sia totalmente finita.
Per me presentarmi a una donna avendo una scarsa considerazione sia di me stesso che dagli altri mi portava a chiudermi in me stesso e questo capita anche oggi portandomi ad evitare di mostrarmi per quello che sono e non per quello che vorrei essere.
Questa ragazza provò a frequentarmi, io ero praticamente muto e mi sentivo inadeguato in tutto, in me c’era solo il ricordo della mia inadeguatezza e della situazione di bullismo che vivevo.
anche nella discoteca della domenica pomeriggio facevo dei giri di pista con lei e la mia inibizione la fece allontanare e rimasi a guardarla da lontano senza andare da lei.
La situazione di bullismo e la mia depressione e il forte sentimento di inadeguatezza e di felicità mi portava anche a delegare gli altri a fare quello che dovevo fare io come dichiarasi difronte a una ragazza.
Vivevo e forse vivo ancora l’affetto come qualcosa di immaginario e non come qualcosa di reale, un po’ chiedere la mano a una ragazza era come un segnale binario calcolato, o ci stava e non ci stava e quando iniziai ad accumulare svariati rifiuti a causa anche delle deleghe la mia fama e la mia dignità era praticamente perduta e le sconferme erano sempre più forti.
La depressione si faceva sempre più forte e io credevo che era solo depressione dovuta alla mancanza di una donna e che se fossi riuscito a conquistarne una sarei uscito da queste mie incapacità e inadeguatezze.
Sicuramente oggi divido meglio affettività e malattia ma questi giochi esistono ancora e qualcosa è rimasto anche da questo remoto passato.