La Funzione Di Trasferimento Di Me e Del Mio Disagio Psichiatrico
Cercando di capire perché fatico accedere ai ricordi sia alla memoria episodica che a quella semantica è perché ricordo così poco di quello che vivo, la cosa che mi è venuta in mente è di provare a inizializzare ina funzione di trasferimento con retroazione negativa che potrebbe rappresentare il mio problema mentale.
Innanzitutto quello che bisogna fare è identificare i blocchi che la compongono che sono ancora ignoti.
Comunque iniziamo a provare a buttare giù qualche elemento che identifichi un po’ la costituzione di questi blocchi, ma con molta incertezza:
a) Poniamo un blocco costituito da un ingresso e una uscita che rappresenta il mio io con la mia personalità, i desideri, le emozioni, i ricordi, le funzioni esecutive e le capacità cognitive, insomma la parte buona.
b) Identifichiamo un blocco di retroazione negativo costituito dal recupero dei ricordi, con la diversità creata dalle funzioni esecutive, con la diversità sociale, con l’umore e altre cose che fanno si che vadano a incidere sull’ingresso della nostra FTS
Premetto che non conosco ancora i blocchi e come vanno posizionati gli elementi che conosco, però quello che fa questa funzione di trasferimento è quello di elaborare un ingresso, l’uscita viene messa in retroazione e se in valore di questa retroazione è piccola allora l’uscita sarà poco alterata, in caso di valore uguale all’uscita il valore sarà 0 e in caso di retroazione maggiore dell’uscita il valore sarà negativo.
Poniamo che la retroazione funga come il mio disturbo psichiatrico, per cui più inciderà sull’ingresso più andrà a incidere sull’uscita.
Quello che per ora può dare una retroazione negativa è la difficoltà di accesso ai ricordi, sia quello che viene definito come memoria semantica e memoria episodica, il deficit sulla memoria di lavoro che è come lavorare con un buffer limitato, per cui è come un sistema a poche variabili in grado di dare pochi risultati, una matrice fatta di pochi elementi che riducono la possibilità di avere risultati diversi, l’umore che unisce ricordi con lo stesso valore emozionale ma che potrebbero avere poco in comune, per cui è come se la mancanza di attivazione di altri tipi di valori impediscono di attivare e inibire ricordi creando instabilità e perdita del contatto con il reale, la difficoltà di apprendere che è come se azzerasse il valore dell’ingresso della funzione di trasferimento che rappresenta il mio “Sano” creando una diversità che porta ad emarginazione ed isolamento e la mia diversità in gusti di abbigliamento e mancanza di virilità che incide sull’ingresso azzerando il valore dell’uscita dell’intera funzione di trasferimento.
Per ora ho diviso la funzione di trasferimento in un io ideale che non conosco e un qualcosa che riduce l’uscita della FTS che in parte conosco qualche elemento.
Oggi mi viene quasi voglia di riprendere in mano il libro di matematica e di capire meglio queste funzioni di trasferimento e provare a iniziare a disegnarne una che mi identifica con me stesso e quello che riduce la mia capacità di avere una uscita dato un ingresso.
Certo non sono una macchina, ma essendo un po’ tecnico nelle mie cose il mio modo di lavorare e vedere la mia malattia mentale è fatta in questa maniera, se bisogna puntare sui propri punti di forza questo potrebbe essere un buon motivo per lavorare in questa maniera.
deficit cognitivi, diversità, funzione di trasferimento, retroazione