la Ricerca Del Paziente
Si fa sempre più viva in me l’idea di provare almeno proporre in una associazione di Pazienti Psichiatrici l’idea di fare ricerca conoscendo i propri deficit e i propri meccanismi che limitano in maniera preponderante lo svolgersi della vita quotidiana.
spesso mi sono sempre rivolto io a ricercatori e ho ancora bisogno di loro ma credo che adesso l’evoluzione sta nello sviluppare un progetto che siamo noi stessi a fare ricerca usando quello che in noi funziona.
non so come sia nella maggior parte dei casi ma non credo che chi si cura e si rechi al csm sia completamente soddisfatto di quello che il csm può offrire, almeno io non lo sono per nulla.
Si parla di utenti esperti, certo l’esperienza insegna ma non credo che sia sufficiente per oltrepassare quel io quei gap che chi come me ci diversifica e ci isola dal resto del mondo.
io non so se la mia idea può avere un seguito o uno sviluppo ma con me stesso l’ho sempre fatto e credo che secondo me se a cercare di fare questa autoricerca non fossi solo io ma fossimo qualcuno di più, magari anche con altro tipo di problematiche usando ad esempio la memoria come strumento di misura potrebbe essere interessante vedere cosa si sviluppa e se ci può essere un futuro in questa idea.
Ho tanti problemi so che i farmaci non potranno mai curare i gap ma credo sia importante che chi vive dei deficit o delle insufficienze mentali possa sviluppare qualcosa che li aiuti a essere più intraprendente e meno sfiduciato dal limite che la natura ci ha dato, credo che anche per i disturbi sull’umore possa essere fatta questa ricerca come ho già provato.
Se è vero che il paziente è il migliore medico di se stessi perchè allora non fare in modo che da paziente possa diventare medico e imparare a fare molto meglio di quello che potrebbe fare qualsiasi medico o ricercatore in materia che non vive il problema?