Repressione Emozionale
Ieri sono tornato dalla mia counselor e quando mi ha chiesto cosa provavo mentre mi lacrimavano gli occhi quando parlavo delle difficoltà di molti ADHD adulti ho fatto fatica riconoscere quella emozione anche se la sentivo, come se tutto fosse indecifrabile e inarrivabile.
Stamattina mi sono alzato e dopo avere letto un po’ del libro “Le Emozioni Parlano” Di Rossella Panigatti, riconosco due grandissimi blocchi emozionali in me che ho sempre mascherato e a volte cercare di reprimere, il primo è quello di nascondere la mia forte fragilità emotiva e la fortissima sensibilità che ho sempre vissuto come qualcosa di anomalo e difettoso e il secondo blocco emozionale deriva dal mio amore per i vestiti vissuto come emozione anomala e sbagliata.
Iniziamo dal primo blocco emotivo:
Sentendomi così fragile, vulnerabile, delicato sia da un punto di vista emotivo che affettivo la relazione con il mondo esterno è piuttosto problematica, come se il mio essere uomo non mi potesse rendere libero di essere delicato e sensibile come magari può esserlo una donna, non so se si può iniziare a parlare di una discriminazione di genere o qualcosa di simile, ma è come se per la mia natura maschile non dovrei provare queste emozioni o esternarle magari come farebbe una donna o come le vive una donna.
Anche la mia ricerca affettiva con una donna non essendo basata solamente su scopi sessuali ma su scopi legati all’intimità, al vivere la propria fragilità e vulnerabilità senza paura e senza timori e con tante altre cose più comuni in passato questa cosa l’ho vissuta come una anomalia, come se il mio essere uomo la ricerca del sesso era la cosa principale senza contare il fatto che in me il sesso viene dopo la parte emotiva.
Il secondo punto invece è il mio amore per i vestiti, questo amore sfrenato che ho la la fortissima sensibilità verso questi vestiti femminili che amo indossare essendo uomo mi impedisco di esternare queste emozioni e di viverle e condividerle con altri.
Mi è capitato due giorni fa di vivere emozioni spiacevoli in un video dove due russe facevano a brandelli due abiti da sposa che stavano indossando e immaginando qualcosa di così delicato morbido e dolce fatto a pezzi ci rimanevo male, la ragazza che guardava quel video con me provava la stessa cosa, lei si è allontanata dal vedere quel video, io ho mascherato la mia emozione perchè ho avvertito un forte pericolo di esternarla e di condividerla al lavoro.
Mascherando e impedendomi di vivere queste emozioni con altri forse potrebbe darsi che al giorno d’oggi invece di svilupparsi è successo che la repressione e l’occultamento con l’idea di essere sbagliati abbia indebolito la mia persona rendendola più vulnerabile e instabile, arrivando fino al punto di non riconoscere più in me le emozioni che vivo.
Il non riconoscere più gli stati emozionali si arriva a perdere empatia e il significato della propria esistenza.
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