Siamo Innocenti – Parte 1
Sono arrivato a metà di questo splendido libro, mentre sono arrivato alla fine del secondo capitolo non mi sarei aspettato di vedere scritte delle cose che ho sempre nascosto.
Il casino di noi crossdresser è che abbiamo paura anche di fare acquisti allo scoperto, io ad esempio come dice il libro mi sento osservato anche quando non lo sono, quando qualcosa di me mi spaventa le antenne sono iperattive e sono spaventato quando la gente riconosce in me questo interesse perché spesso i luoghi comuni portano ad aspetti sessuali che non sono miei e non fanno parte della mia vita.
In pratica vengo giudicato per quello che non sono e non ho la forza ne la capacità di difendermi.
Poi per non parlare di tutti quei abiti comprati e distrutti perché non mi andavano bene o di tutte quelle volte che mi sono sentito sbagliato per quei vestiti perché la società non li riconosce attinenti al mio sesso, ma che a me danno tanto piacere erotico ed emotivo.
Ho distrutto un sacco di vestiti che mi piacevano anche, moltissime volte mi sono sentito in colpa e ho cercato di autopunirmi per questa mia passione fortissima che per me è una necessità importantissima.
Poi per non parlare la necessità che ho sempre avuto di nasconderli, il casino di lavarli (quasi mai) e addirittura fino dai vecchi tempi adolescenziali quando vedevo i vestiti che amavo buttati negli stracci e fatti a brandelli (standoci malissimo) e io che ho sempre avuto paura di appropriarmene e farli miei.. fingere il mio disinteresse quando i miei occhi si aprono e rimangono attratti da abiti da sposa da sera e abiti vintage.. molto difficile il tutto… una maschera molto pesante da portare…
Ho conosciuto Charlotte Verniani ma al contrario suo per ora io vedo la necessità di un corpo femminile solo per portare i vestiti per un gusto estetico, ma non perché sento la necessità di un corpo femminile, anzi mi piace il mio corpo maschile depilato e lo vorrei senza la pancia maschile, ma ai miei attributi ci sono legato e non me ne voglio separare.
Io ci sono due cose che temo, per prima cosa la mia malattia mentale che mi instupidisce, la seconda è quella di farmi vedere in vesti femminili ed essere preso per gay o per persona oscena nella quale non mi rispecchio, è vero sono un grezzone e ignorante, ma per me la donna è la più bella cosa che esista, ma molte volte le mie paure e la mia scarsa autostima mi hanno dato tanta insicurezza e tanta paura impedendomi di rapportarmi con loro e con tante altre persone.
Quanto vorrei rapportarmi con delle donne e parlare dei vestiti che amo, potere sperimentare le mie fantasie erotiche con loro con i vestiti che mi eccitano da morire e potere essere me stesso con quei vestiti senza essere preso per gay o per troia come spesso la gente crede…
Ho molta paura di questo.. questi sono i luoghi comuni e io non ho ancora le armi per liberare la mia persona da questi luoghi comuni ed essere giudicato per quello che sono e non per quello che la gente crede di sapere di me.
Uscire allo scoperto non è semplice, anzi per me è una cosa molto difficile, la mia capacità di difendermi e il mio essere ingenuo mi porta ad avere molte difficoltà ad avere come obiettivo di essere me stesso ovunque e in qualsiasi istante, a volte le maschere servono ma tutto il tempo è molto pesante e la mancanza di valvole di sfogo fa pesare il tutto come una condanna o una cosa da meritare la morte…
Ci sono passato parecchie volte.. non so se sarà sempre così… ma ci sono ancora un sacco di cose che devo dire.. però per oggi credo che continuerò a leggere questo bellissimo libro che mi ha dato il coraggio di scrivere oggi di cose che non avevo mai scritto.. forse in futuro lo farò ancora di più, sperando di non scandalizzare nessuno e di non crearmi troppi nemici…
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Andrea
Ho conosciuto Charlotte alcuni mesi fa via mail.Devo dire che l’inizio non fu dei migliori,le dissi via mail le peggio cose,lei molto educatamente mi rispose.La ricontattai chiedendole un incontro presso il suo negozio,volevo chiederle scusa personalmente.Devo dire che quando sono entrato nel negozio,notai che non era uno di quegli squallidi Sexy shop che conoscevo,c’era ordine e pulizia.Dopo i convenevoli del caso,mi ha parlato del contenuto del suo libro,mettendomi al corrente di cose che mai avrei immaginato.Alla fine le chiesi scusa per come l’avevo descritta nella mail,lei accettò le mie scuse,una vera signora, e prima che la lasciassi,mi regalò una copia del suo libro.Tornato a casa ho letto il suo libro,è stato molto interessante conoscere certe realtà,che spesso vengono nascoste dalla paura di chi, ha questo desiderio che viene spesso confuso con l’omosessualità.Per non parlare di chi per molti anni della propria vita,si trova a disagio con il proprio corpo,ma poi la paura li schiaccia, rendendo la loro vita un calvario.Forse qualcuno avrà da ridire sul fato che nominando Charlotte Verniani,mi sono rivolto a lei al femminile, è quello che ho provato vedendola e ascoltandola.Inutile dire che sono etero,sposato e con due figli ormai grandi.
Andrea
Andrea
Ciao a tutti,sono sempre Andrea.Durante la giornata, o molto più spesso durante le prime ore del mattino,la mia mente elabora delle semplici frasi,talvolta sono considerazioni,o riflessioni,su quello che è avvenuto il giorno precedente.Da un pò di tempo vengo ispirato da semplici frasi destinate all’amata.Niente di presuntuoso, sono talmente colpito da quello che scrivo,che resto,come si suol dire “basito” Non ho grandi studi alle spalle,ma forse ho incontrato persone veramente speciali.Si potrei parlare di premi Nobel della medicina,di emineti scienziati della UCLA, ma anche formatori di fama mondiale.Tutte accumunate da grande semplicità e umiltà.
Perchè vi racconto queste cose?E’ molto semplice.Questa sera mi sono imbattuto in questa frase “L’essenziale è invisibile agli occhi….” sembra una frase di una semplicità atroce,o sbaglio?Ma cosa significa in realtà?La possiamo interpretare in modi diversi,dipende dal punto di vista. Personalmente la vedo con la stessa semplicità di chi l’ha scritta.Cominciamo a definire essenziale,essenziale è quello che vediamo tutti i giorni,respirare è essenziale,camminare è essenziale,vedere l’erba che cresce è essenziale,un bimbo che piange è essenziale,ma quanta importanza diamo a tutte queste cose?Praticamente ZERO!Avete mai regalato un mazzo di fiori alla vostra amata?Si?Ottimo,quanti di voi hanno notato che in quel mazzo di fiori,il fiore più bello, era fuori da quel mazzo?Si era lei la vostra amata.Glielo avete detto?No?Perchè?
Ecco abbiamo perso quella semplicità del bambino che era felice di saltare nella pozzanghera,abbiamo smesso di guardare le cose semplici che ogni giorno passano innosservate sotto i nostri occhi.Questo per dirvi che può succedere che una persona speciale ci passa vicino, e noi non la notiamo,tutti presi dalla nostra frenesia.Un giorno percorrevo una strada molto trafficata in direzione nord,sull’altro marciapiede una donna percorreva la stessa strada in direzione sud.Non volevo, ne attraversare quella pericolosissima e trafficatissima strada,tantomeno andare nella direzione opposta per seguire quella donna.Ma poi,da un lato, mettendo a repentaglio la mia incolumità,e dall’altro lato, non volevo andare in una direzione diversa da quella che stavo seguendo ho dato retta al mio istinto……….La metafora qual’è?Se vuoi vedere le cose come sono,devi cambiare il punto di vista.Volete sapere com’è andata con quella donna?Mi spiace non posso dirvelo……..questione di privacy!
Questo è chiaramente un invito a tutte quelle persone, che la pensano “diversamente” e che fanno di tutta l’erba un fascio,un invito ad approfondire la loro non conoscenza di questo ampio ventaglio di persone che non fanno male a nessuno,forse qualcuno potrebbe essere vostro padre,o potrebbe essere vostro figlio,o anche vostro fratello.Leggete nel libro di Charlotte,quando scrive una lettera a suo padre…….una lettera mai spedita.”Le parole che non ti ho detto”questo sarebbe il titolo che gli spetterebbe!Ciao a tutti
Andrea
Andrea
Ciao a tutti,inizio chiedendo scusa, a chi mi ha e anche quelli che non mi hanno letto.Per cosa,vi chiederete.Ho fatto una cosa inacettabile,si ho tralasciato di dirvi il nome di chi ha scritto la frase,da cui ho preso spunto ieri. Antoine de Saint Exupéry,si molti sicuramente lo conoscono,è l’autore del libro “Il piccolo principe” Ora mi sono tolto questo peso,mi sento meglio,generalmente quando scrivo o enuncio pensieri o frasi non mie,sempre metto il nome dell’autore.Vorrei parlarvi ancora di Charlotte Verniani,o meglio del suo libro.Dopo averlo letto l’ho lasciato decantare come fosse vino, dovevo metabolizzare il contenuto, si i concetti erano semplici, non c’era niente da rivedere,era come un diario di viaggio, che un reporter , Charlotte, introdottasi nell’ambiente, descriveva con semplicità e lucidità.Se qualcuno pensa che il sottoscritto vi legga il libro, avete sbagliato tutto.I libri si comprano, si leggono ma non si imprestano.Bene ho appoggiato il libro sopra una mensola lasciandolo alcuni giorni a ” decantare” poi, ho riaperto la prima pagina, e l’ho riletto.Man mano che lo rileggevo,sottolineavo i passaggi per me più interessanti.Rileggere un libro è, per me,come rivedere un film, si riesce a vedere quei dettagli che ti eri perso la prima volta, vi posso assicurare che funziona anche ascoltando un pezzo musicale.
Una cosa che mi ha stupito entrando qui, che non ho trovato commenti sul libro, forse, anzi, senza forse, qualcuno sarà entrato nel sito e non ha avuto il coraggio di entrare,e dare la propria opinione, che sia pro o contro non è importante.O trovandosi nelle condizioni di qualcuno descritto nel libro, ha quella paura atavica e pensa “se poi scoprono chi sono? E se poi lo raccontano in giro?Ho un lavoro,una famiglia ecc.ecc.” Siamo nel terzo millenio,esistono leggi che tutelano l’individuo.Lo so,lo so che siete in molti ad aver letto il libro,forse anche solo curiosi,ma non siate timidi,la vostra identità resterà anonima.fate un commento,date il vostro punto di vista,ma se non avete ancora letto il libro,acquistatelo,non dovete neanche entrare in una libreria per averlo,molti siti on-line ve lo possono inviare.
Vi lascio questa frase,ma non so chi l’ha scritta -Se non c’è confronto,non c’è crescita-
Andrea