Spazio Mentale e ADHD
Credo che forse per definire meglio la situazione della mia memoria di lavoro è che spesso mi trovo in situazioni in cui ho un puzzle da costruire più grande del piano di appoggio e l’unica maniera che ho è quello di fare solo dei piccoli pezzi ma senza potere mettere insieme i blocchi creati in un unico piano.
Questa situazione si verifica spesso in bambini con ADHD, io credo di essere uno tra quello anche se ormai ho 48 anni suonati.
Dopo avere più volte citato questo problema nel sito credo che in realtà la distrazione per chi vive la mia situazione è nociva perché si comporta come una attività interferente, poichè questa attività manda spesso in oblio quello che occupava in precedenza il mio spazio mentale ristretto.
In pratica è come avere una curva di ebbinghouse con una inclinazione più pendente e un offset più basso.
Nel mio lavoro sono solito a svolgere attività che richiedono uno piccolo spazio mentale e un forte automatismo, per cui sono principalmente per me attività di background che occupano poco questo spazio mentale, però a volte che quando lo spazio mentale è occupato da qualcosa che lo tiene impegnato aggiungere qualcosa a questo spazio può diventare un problema, perché è come fare un puzzle più grande del piano che lo sorregge e pretendere che il puzzle stia compatto.
Purtroppo questo non capita, a volte anche quando si pensa a qualcosa si perde di vista quello che si deve fare, per cui quello che dovrebbe fungere come attività secondaria si comporta invece come la fuoriuscita del puzzle dal suo piano, per cui la perdita dei pezzi e della forma.
Oltretutto una cosa importante che noto anche oggi nei mio stato un po’ iperattivato è che l’intensità dei pensieri prevale sulle altre informazioni, per cui si comportano come segnali molto intensi che soffoca l’informazione meno forte, per cui si verifica una inibizione del segnale meno intenso rompendo il legame con esso, per cui mandando in oblio l’informazione.
secondo me inibendo un pochino con un neurolettico si livellerebbero meglio i segnali riuscendo ad avere una concentrazione migliore, il casino è che il neurolettico inibisce anche il resto e non è mirato. Sono in cerca di alternative.
Il ragionamento complesso potrebbe essere inteso come il puzzle che viene costruito sul piano intero, e il fatto che il piano si cui il puzzle è più ristretto comporta che l’unica maniera per arrivare a capire alcuni concetti e suddividerli in piccoli blocchi adattabili al piano della memoria di lavoro, ma però non è possibile comunque vedere la complessità di alcuni concetti rappresentati dalla visione di insieme comparabile all’ intero piano su cui il puzzle è posato, e come ho detto prima il mio essendo molto ristretto diventa difficile potere comprendere alcuni concetti che non sono alla mia portata.
La vita è difficile e per una persona come me lo è ancora di più, però ho sempre avuto voglia di fare la differenza e di distinguermi anche in questa situazione, non so se riuscirò a fare in modo che questa problematica si possa trasformare in qualcosa di mio vantaggio, ma è sempre quello che ho cercato di fare.